Al via il progetto ScienziAria: scopri cos'è e come puoi partecipare!

ScienziAria è un progetto di Citizen Science. Ma che cosa significa, al di là della traduzione letterale dall'inglese ("scienza dei cittadini")?

Per noi significa che anche la ricerca scientifica può essere semplice, divertente e partecipativa!

Il progetto ScienziAria è aperto a chiunque voglia imparare a monitorare e analizzare la qualità dell'aria ad Altamura (e non solo).

Non è necessario essere scienziati o esperti: sono sufficienti una sana dose di curiosità e il desiderio di salvaguardare il proprio territorio!

ScienziAria avrà una durata complessiva di un anno ed è un progetto finanziato dall'Unione europea, attraverso il programma Corpo Europeo di Solidarietà.

Perché ScienziAria

Viviamo in città piene di cemento e asfalto, spesso a scapito di aree verdi. Continuiamo imperterriti ad inquinare l'atmosfera con scarichi di automobili e scarti di processi industriali.

Con quali effetti sulla qualità dell'aria che respiriamo quotidianamente?

Questo è proprio ciò che vogliamo scoprire!

Il nostro obiettivo è mettere a disposizione della cittadinanza e delle amministrazioni un quadro oggettivo basato su dati scientifici, per prendere consapevolezza della situazione attuale e poter intervenire laddove opportuno.

Cosa faremo e come puoi partecipare

L'idea di base è semplice:

  1. Costruiremo centraline di monitoraggio fai da te con Arduino, avvalendoci della guida esperta di Francesco "Piersoft" Paolicelli.
  2. Misureremo la qualità dell'aria nel territorio altamurano, confrontando i dati da noi raccolti con le rilevazioni ufficiali dell'ARPA Puglia.
  3. Diffonderemo i risultati ottenuti, creando materiale informativo in diversi formati multimediali (video, infografiche, report, articoli e così via).

Ti interessa? Allora abbiamo buone notizie per te: la partecipazione alle attività di progetto è gratuita e aperta a tutta la cittadinanza!

A proposito: l'evento inaugurale del progetto avrà luogo il 3 maggio alle ore 17:30 ad Altamura, in agorateca (via Stefano Lorusso, 1) e includerà momenti di divulgazione scientifica e informazioni sui futuri laboratori pratici.

Apri l'anteprima qui in basso per ingrandire la locandina degli eventi:

Locandina eventi ScienziAria maggio 2024

 

Ti aspettiamo. Non mancare!

Insieme potremo:

  • Scoprire come funziona una centralina di monitoraggio fai da te.
  • Capire meglio tecnologie come Arduino e Internet delle Cose.
  • Tutelare in prima persona l'ambiente in cui viviamo.

Se lo desideri, potrai anche dare il tuo contributo affiancando il gruppo di giovani partecipanti (che ti presenteremo nel nostro prossimo articolo e che potrai conoscere meglio durante gli eventi che organizzeremo nel corso del progetto).

Domande e risposte

Cosa rileveremo di preciso per monitorare l'inquinamento?

I parametri tra cui scegliere sono molti e non sempre facili da misurare. Con le centraline che costruiremo, riusciremo a scoprire con discreta accuratezza la concentrazione di polveri sottili (PM10 e PM2.5) presenti nell'aria.

Cosa sono le polveri sottili PM10 e PM2.5?

Qui lasciamo volentieri la parola a chi ne sa più di noi:

Le polveri sottili (tra cui PM10 e PM2.5) derivano principalmente da attività umane quali processi di combustione, usura di pneumatici, freni ed asfalto, combustione di biomasse legnose. Inoltre, una parte rilevante di polveri sottili presente in atmosfera deriva dalla trasformazione in particelle liquide o solide di alcuni gas (composti dell'azoto e dello zolfo) emessi da attività umane.

(Fonte: "XXVI Congresso Nazionale della Società Chimica Italiana: Un progetto civico per una centralina a basso costo per il monitoraggio delle polveri sottili" di Luca Scalzullo, Francesco Piero Paolicelli, Domenico Aprile, Rosanna Dell’Università, Daniele Sofia, Massimo Poletto)

La sigla PM10 (Particulate Matter o Materia Particolata, cioè in piccole particelle) identifica una delle numerose frazioni in cui viene classificato il particolato, quel materiale presente nell'atmosfera in forma di particelle microscopiche, il cui diametro aerodinamico (ovvero corrispondente al diametro di un'ipotetica sferetta di densità uguale a 1 g/cm³ ugualmente veicolata dall'aria) è uguale o inferiore a 10 micron, ovvero 10 millesimi di millimetro. Circa il 60% dei PM10 è composto da particelle più piccole, dette PM2.5, le quali sono capaci di raggiungere in 30 giorni le porzioni alveolari dei polmoni. È costituito da polvere, fumo, microgocce di sostanze liquide denominato in gergo tecnico aerosol: esso, infatti, è un insieme di particolati, ovvero particelle solide e liquide disperse nell'aria con dimensioni relativamente piccole. Queste particelle presenti nell'atmosfera sono indicate con molti nomi comuni: polvere e fuliggine per quelle solide, caligine e nebbia per quelle liquide.

(Fonte: "Una stazione ambientale a basso costo per il controllo polveri sottili: Making tra attività didattica, monitoraggio civico e salvaguardia ambientale" di Francesco Piersoft Paolicelli, Domenico Aprile, Luca Scalzullo)

Qual è la validità scientifica delle rilevazioni fai da te?

Il sensore che useremo, in condizioni di umidità al di sotto del 70%, mostra percentuali di errore prossime al 5% rispetto ai dati delle centraline gravimetriche (che sono ben più impegnative in termini di costi e risorse).

Anche laddove non fosse possibile ottenere dati scientificamente precisi, le centraline fai da te darebbero senz'altro ottime indicazioni di massima.

Quali sono i risultati previsti al termine del progetto?

Oltre a vari eventi formativi e laboratoriali, ci prefissiamo di:

  • Costruire un minimo di 4 centraline per il monitoraggio dell'aria.
  • Rendere pubblicamente e liberamente consultabili i dati rilevati.
  • Pubblicare un video tutorial su come costruire centraline fai da te.
  • Redigere una guida multimediale in formato web e PDF scaricabile.
  • Stilare un resoconto finale con l'analisi dei dati raccolti.

Sono già disponibili dei dati sulla qualità del'aria ad Altamura?

L'ente preposto è l'Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione dell'Ambiente (ARPA). Tuttavia, citando testualmente dal sito dell'ARPA Puglia, l'Agenzia della nostra regione è "fortemente sottodimensionata in termini di personale rispetto alle altre omologhe Agenzie ambientali italiane (ad esempio, il rapporto rispetto al personale di ARPA Emilia Romagna è di circa 1:4)" (fonte: sezione Aria del sito ARPA Puglia).

Ad Altamura c'è una sola centralina di monitoraggio (situata in Via Golgota). Anche per questo vogliamo effettuare ulteriori rilevazioni in diverse aree della città e confrontare i dati raccolti.

Speriamo anche di offrire un buon esempio che possa facilmente essere replicato anche nei comuni limitrofi, a cui non è stata assegnata nemmeno una stazione fissa di monitoraggio.

Mappa delle centraline di monitoraggio dell'ARPA Puglia (fonte: http://old.arpa.puglia.it/web/guest/qariainq2)

Continua a seguirci

Questo articolo è il primo di una serie che mira a raccontare l'evoluzione del progetto ScienziAria, dalle origini sino ai risultati finali.

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A presto, e... buona ScienziAria!